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I domenica di Quaresima anno C
Gesù non cade nella tentazione di trasformare il segno in cosa; Egli insiste nel rendere testimonianza all’aperto che contraddistingue il modo d’essere dell’uomo; Egli non si fa imprigionare nel ‘mondo’ della sua fame e dei suoi bisogni, che tuttavia, come per ogni uomo, lo assillano e attendono di essere soddisfatti. Ma allora, di che cosa è segno il pane? O meglio: di che cosa parlano le parole che escono dalla bocca di Dio e che nutrono l’uomo? Il logos biblico non fa che ripeterlo: esse parlano essenzialmente di giustizia e carità, è cioè, più che di spirito, ancora una volta di pane, ma del pane da offrire all’orfano e alla vedova, al povero e allo straniero. Ecco un capovolgimento che può sorprendere solo coloro che hanno occhi per non vedere e orecchi per non sentire: il Dio biblico, infatti, parla senza dubbio più di pane che di spirito, anche se ogni volta [...] si tratta di quel pane che diventa spirito proprio perché viene offerto e condiviso: pane spirituale in quanto segno di giustizia e carità. Le parole che escono dalla bocca di Dio, le uniche che a parere di Gesù coltivano-e-custodiscono quell’essere spirituale che è l’uomo, le uniche che lo lasciano aperto e non lo chiudono, non hanno dunque a che fare con le rarefatte atmosfere del sublime o con l’apertura nel cielo di intense visioni mistiche, ma con il pane, più precisamente con il pane offerto al povero e all’abbandonato. Questa è infatti la chiara risposta che smaschera il tentatore: egli, come ogni sedicente realista, si concentra sul pane, dichiara di volersi concentrare sul pane sempre e solo per il bene di tutti gli uomini, ma se di pane si tratta, se proprio del pane si vuole discutere – così gli obietta la sapienza che Satana cita al solo scopo di pervertirla e trasformarla in una tentazione – allora si deve parlare del pane offerto e condiviso; ecco il punto essenziale: trasformare magicamente le pietre in pane non significa di per sé offrire e condividere, non significa accogliere il dono come dono, non significa coltivare-e-custodire la giustizia e la carità.
Silvano Petrosino, Pane e Spirito, ed. VITA e PENSIERO
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05.55 - Mattutino 07.10 - Lodi 10.15 - Celebrazione dell’Eucaristia 12.15 - Ora sesta 16,45 - Lectio prefestiva settimanale 17.30 - Vespro |
05.20 - Mattutino 07.10 - Lodi 08.00 - Celebrazione dell’Eucaristia 12.15 - Ora sesta 18.00 - Vespro |
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