DOMENICA XIII° B

 Domenica XIII°  anno  B

Mc 5,21- 43

Il Vangelo di questa domenica ci dona due splendide figure che cercano Gesù dentro la sofferenza del mondo giudaico, dove la rigidità dei precetti creava anche emarginazione e timori e l’opera umana non può dare loro aiuto: l’emorroissa  è emarginata dalla rigidità di una religiosità, escludente tale infermità ma ha il coraggio di credere che c’è una via di salvezza in Gesù.

Il capo della Sinagoga fa un salto di qualità cercando Gesù, va oltre il suo mondo sinagogale. E Gesù, non solo guarisce ma illumina quelle situazioni dando loro luce di risurrezione, togliendo l’emarginazione e le salva.

Però Gesù chiede alla donna e a Giairo di fare una scelta proprio perché appartenenti al popolo amato: porsi in relazione in un cammino di fede che per Giairo sarà andare oltre i timori dei capi della Sinagoga, per rivolgersi a Gesù e riconoscerlo come Colui che può dare la vita al di là di ogni programmazione scritta da uomini, quindi mandato da Dio per la salvezza.

Giairo si affida alla fede in Gesù e sulla sua parola compie un cammino, fa una scelta, ciò che l’istituzione non è capace di fare: compiere la mediazione per la vita.

Anche la donna deve scegliere: essa è già emarginata dal suo popolo e in questo contesto osa avvicinarsi a Gesù unendosi alla folla: vuole solo vederlo e toccarlo convinta che Lui può fare quanto gli uomini non sono riusciti a portarle aiuto ma solo a emarginarla ulteriormente. 

Lei rischia e crede in Gesù, al pari di Giairo!

Tutto avviene attraverso una comunicazione, una forza di Gesù che in relazione aiuta a camminare nella fede, a crescere fino alla Pasqua: Gesù dona loro parole di risurrezione e vita, li libera per la vita.

La ‘Buona notizia’ di oggi: è possibile anche fuori dai tracciati obbligati, riconoscere il tocco di salvezza nel nostro oggi, se ci lasciamo abitare dalla libertà del Vangelo.

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