DOMENICA DELLA PAROLA III anno B

Mc 1,14- 20

“Il tempo è compiuto”: c’è il passaggio dall’attesa alla presenza, dalla promessa al compimento. Gesù inizia il tempo nuovo possiamo dire la pienezza della somiglianza umana dell’uomo con Dio - Padre - Creatore nel Figlio, ed è annuncio universale che riguarda tutta l’umanità. “Gesù andò  nella Galilea “distretto dei goyim” (Is. 8,23) cioè regione dei pagani aperto al meticciato con le genti non Israelitiche, proclamando il Vangelo”: il tempo è giunto a pienezza.

La Parola è aperta a tutti, l’annuncio non sopporta condizionamenti da esclusioni. In Galilea Lui abita, in Galilea inizia il suo ministero e sarà ancora in Galilea che Lui, il Risorto, invierà i suoi discepoli per incontrarli e inviarli a tutte le genti per annunciare la Buona Notizia dell’Evangelo, non se stessi. “Noi non predichiamo noi stessi ma Gesù Cristo Signore”.

(2 Cor. 4,5). Il cristiano annuncia il Vangelo quando lo vive e ne è servo e testimone in mezzo alle genti: “Fratelli tutti”.

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